lunedì 19 luglio 2010

Il passeggino ideale

Io sono una di quelle donne che curiosava nei negozi per bambini ancora prima di essere incinta. Sapevo già più o meno che modello di passeggino avrei comprato. La ricerca mirata all'acquisto in realtà è cominciata al quarto mese di gravidanza. Perchè si sa, i modelli (più che altro i colori) cambiano di anno in anno e quindi muoversi con troppo anticipo a volte è sconveniente: quando nasce il bambino il passeggino potrebbe essere "già vecchio"!
Posso dire tranquillamente di avere un'esperienza fuori dal comune al riguardo. Di passeggini ne ho provati parecchi.
Quindi se siete alla ricerca del passeggino perfetto, questi sono i miei consigli DOC:
Innanzitutto bisogna distinguere tra passeggino, carrozzina e ovetto. Se venduti insieme si parla comunemente di TRIO.
L'ovetto è quel prezioso seggiolino auto che si usa per i primi 9 mesi circa (dipende dalle fattezze del bimbo) e che permette alla mamma di portare il pargolo fuori dalla macchina senza svegliarlo. Con un pò di manualità, dopo i primi tentativi, sarà una passeggiata attaccare e staccare l'ovetto dall'auto al telaio del passeggino. L'ovetto per me è stato indispensabile, soprattutto in quel lasso di tempo per cui il bimbo era troppo grande per stare nella carrozzina e troppo piccolo per stare nel passeggino. Raccomandano di utilizzarlo con buon senso, soprattutto i primi mesi. Io per il primo mese ho messo il bimbo nella navicella della carrozzina anche in auto. Mi sembrava troppo fragile la sua schiena!
Torniamo alla carrozzina. Se potete (il se è d'obbligo visti i costi) consiglio di prendere una carrozzina che non fa parte di un trio. La ragione è molto semplice: la carrozzina del trio è solitamente abbastanza stretta e di conseguenza viene poco sfruttata. Una bella carrozzina classica per intenderci è il modello Martinelli ma anche Inglesina va bene. Particolare indispensabile è che si possa reclinare lo schienale. I bimbi, soprattutto dopo la poppata, hanno bisogno di stare leggermente inclinati. Alcune carrozzine dei marchi più in voga ultimamente invece non offrono questa possibilità. Per esempio il Bugaboo Cameleon, lo Stokke, il Quinny non si possono reclinare. Il manico unito inoltre rende piu' agevole la guida della carrozzina.
Arriviamo finalmente al passeggino. Verificatene di persona la solidità perchè dovrà essere indistruttibile. Solitamente si comincia ad usare dal quarto mese in poi. Se avete pensato di usarlo prima, prendete in considerazione l'idea di comprarlo reversibile. Un buon modello a mio avviso è il Pliko P3 della Peg Perego, in catalogo anche nella versione Switch (reversibile). Anche Aprica Medic Rev è un'ottimo modello, solo purtroppo un pò più caro . Il passeggino super leggero (tipo Maclaren per intenderci) è comodo averlo ma non potrà mai sostituire in tutto e per tutto il passeggino classico.
Tirando le somme, l'ideale sarebbe comprare i tre pezzi singolarmente (tutti e tre della stessa marca per renderli compatibili tra loro) ma visti i prezzi, uno dei trio Inglesina (Otutto) e Peg Perego (Switch) andranno bene.

giovedì 15 luglio 2010

“Perché una brava mamma, in fondo, è prima di tutto, una mamma felice!“



Ero davvero curiosa di leggere questo libro ma mi ero promessa di leggerlo in totale relax quest'estate sotto l'ombrellone.

E invece non ce l'ho fatta ad aspettare: le pagine di questo libro sono magnetiche!

Tra una riga e l'altra Chiara racconta con ironia la sua esperienza di mamma.

Perché c'è chi l'istinto materno ce l'ha appena vede le due liniette del test di gravidanza e c'è chi invece impara ad amare il proprio figlio giorno per giorno.

Perfetto per chi aspetta un bimbo oppure chi è già mamma, offre una nuova riflessione sul significato di maternità. Chiaramente si tratta di una visione personale e quindi non universale di come cambia la vita con un figlio. Per esempio, mi sono resa conto di quanto sono fortunata ad avere un bimbo che dorme tutta la notte (per ora!).

Vi consiglio di approfittare delle vacanze e di metterne una copia in valigia!

Quello che le mamme non dicono
di Chiara Cecilia Santamaria
Rizzoli
238 pagine - 16,50 euro


mercoledì 14 luglio 2010

A proposito di saldi

In questi giorni di saldi, ho pensato di fare un giro per i negozi di Milano in cerca di qualcosa che mi ispirasse.
Ovviamente il tutto accompagnata dal mio pazientissimo ometto che, ho scoperto, non vede l'ora di entrare in un negozio per tirare giù i vestiti appesi. Qualche volta è anche riuscito nel suo intento. Ieri per esempio, mentre le 5 commesse del negozio stavano allegramente chiacchierando tra di loro (senza degnarsi minimamente di chiedere se avessi bisogno di aiuto) ha trascinato un paio di magliette piegate su uno stand. Di solito mi vergogno tantissimo ma questa volta vista la pochissima voglia di lavorare di queste 5 ragazze, l'ho quasi guardato con ammirazione.
Io dico: vedi che con il passeggino sono in difficoltà a passare tra gli stand, ti verrà in mente di chiedermi se ho bisogno di aiuto?
Oppure pensi che mi diverta a fare lo slalom tra una gonna e un pantalone? E pensare che una di queste commesse era pure incinta...
Voi come la pensate? Avete anche voi la sensazione di non essere minimamente cagate da certe commesse quando entrate in un negozio?

lunedì 5 luglio 2010

La festa del primo compleanno

Eh si, io ci sono appena passata! Giusto un mese fa, Davide ha spento la sua prima candelina!
Vi racconto volentieri passo dopo passo le tappe che hanno preceduto la festa. Potrebbero essere d'aiuto alle mamme che si apprestano a preparare un First Birthday party con i fiocchi!

Per prima cosa ho dato via libera alla fantasia, cercando di non cadere nella trappola del "tutto coordinato preconfenzionato". Il mio consiglio per voi è di non lasciarvi prendere dal comprare tutto il set ispirato a Winnie the Pooh.
Ho scelto i colori base del party e da qui ho cominciato a pensare a tutto l'allestimento (si fa per dire, alla fine è una festa per bambini!).
Ikea per esempio ha dei tessuti allegri, facilmente coordinabili  ai loro accessori low cost. Vale sicuramente la pena di farci un giro.
Particolare non trascurabile, per cui è stato necessario muoversi per tempo, è l'invito alla festa.
Una volta che abbiamo deciso la data - io almeno per il primo compleanno sono stata tassativa sul giorno esatto - li ho ordinati sul sito http://www.tinyprints.com/. Ci sono centinaia di proposte in base al colore preferito per cui è impossibile non trovare quello che più fa per voi.
A questo punto è arrivato il momento di pensare  alla torta per il party. Ho fatto un un giro su google e mi sono fatta un'idea di come l'avrei voluta. 
Se non avete mai provato le torte decorate, potrebbe essere l'occasione giusta. Io le adoro letteralmente!
Decisa la torta, sono entrata nel paradiso delle candeline: da Ceratina 1919 ero sicura di trovare la candelina perfetta!
Per quanto riguarda bicchieri, tovaglioli e posate, negozi come Baloon Express e Party World sono l'ideale. Mentre curiosavo tra le mensole ricolme di accessori per il compleanno, ho dato un'occhiata anche alle composizioni di palloncini che queste catene di negozi solitamente preparano per il giorno del party.
Sarebbe carino, addobbare - sempre con eleganza, senza mai strafare - un angolo della casa o dove si svolge la festa con una speciale composizione per il primo compleanno. Noi un pò ci siamo dati al faidatè sistemando a forma di numero 1 alcuni palloncini in terrazza e un pò siamo stati fortunati perchè un'amica ci ha regalato un sacco di palloncini tematici.
Per finire, per salutare e ringraziare amici e parenti che hanno partecipato alla festa, abbiamo regalato   dei simpaticissimi biscottini (favors).
E voi? Come avete preparato la festa del primo compleanno? Su, raccontatemi! Oppure, più in generale, vi piace organizzare feste?

domenica 4 luglio 2010

Zero baci per me!

E' ancora presto per me ma spero di arrivare preparata quando un giorno Davide mi dirà "Mamma, non mi baciare davanti ai miei amichetti, ormai sono grande!".
Nel frattempo, lo strapazzo di baci dalla mattina alla sera, faccio scorta di baci e gli leggo questo esilarante libro che abbiamo trovato su uno scaffale della Mondadori proprio l'altro giorno.
"Zero baci per me" è un ritratto dei bambini che crescendo sentono il bisogno di affermare la propria autonomia nei confronti dei genitori.
Finale a sorpresa e per le mamme un respiro di sollievo... ancora baci per un pò!






Immagini coloratissime che fanno venir voglia anche ai più piccini di sfogliare le pagine di questo libro (c'è anche la versione in inglese).

Zero baci per me
di Virginie Perrot e Manuela Monari
Edizioni Zoolibri
32 pagine - 13,50 euro